Amedeo Bellini, nato nel 1940 si laurea in architettura al Politecnico di Milano con una tesi in “Restauro dei monumenti”, relatrice Liliana Grassi presso la cui cattedra compirà i primi passi della carriera accademica; incaricato di insegnamento in “Restauro dei monumenti”, Caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti a Milano, a Pescara, è Vincitore di cattedra nel 1980; insegnerà a Venezia per poi rientrare a Milano nel 1982. Cofondatore del dottorato in “Conservazione dei beni architettonici” del Politecnico di Milano, lo dirige dal 1983 al 1986; è direttore del dipartimento di “Conservazione e storia dei beni architettonici” dal 1986 al 1989; fonda in quell’anno la scuola post-laurea di specializzazione in “Restauro dei monumenti”, che dirige fino al 2011; oggi è professore emerito del Politecnico di Milano. Attivo nel dibattito nazionale ed internazionale ha tenuto lezioni in università estere ed italiane. Ha pubblicato volumi e saggi di storia dell’architettura, storia delle teorie del restauro, di tecnica del restauro; è coautore di molti interventi: tra i più recenti: il restauro conservativo delle mura di spagnole e dell’Arco di Porta Romana a Milano, della ex chiesa di Sant’Agostino di Bergamo, del mastio del Castello visconteo di Pagazzano, dell’abbazia di Sant’Andrea di Vercelli (in corso, 2024).